Tilt nel poker: cos’è e quali sono i suoi tipi

Tilt nel poker cos’è e quali sono i suoi tipi

Spesso quando si immagina un giocatore di poker, ci si immagina una persona stoica ed imperturbabile, che non mostra nessuna emozione ed è in grado di portarsi a casa cifre astronomiche senza battere ciglio.

In realtà, se esistono alcuni giocatori professionisti che riescono a raggiungere prestazioni del genere, questo accade meno di frequente quando si ha a che vedere con giocatori meno esperti, ma soprattutto bisogna ricordare che dietro all’imperturbabilità dei grandi professionisti c’è un grande impegno e un lungo allenamento per imparare a gestire le proprie emozioni.

Fin troppo spesso invece accade di trovarsi in tilt, ovvero quello stato emotivo in cui non si ragiona più in modo logico ma ci si fa prendere da emozioni negative come rabbia, frustrazione o rassegnazione, e agire in presa a questi sentimenti può essere molto pericoloso, specialmente in termini economici, perché ci si può trovare a bruciare in pochissimo tempo anche settimane di vincite.

Per questo, è importantissimo imparare a gestire il tilt e non agire in modo sconsiderato, tanto che esistono dei veri e propri mental coach a cui chi vuole tentare una carriera nel poker si rivolge, con l’obiettivo di tenere alla larga il tilt e tutte le sue conseguenze negative.

In questo articolo, quindi, andremo a vedere quali sono i tipi di tilt e come fare a difendersi da questo stato.

I tipi di tilt nel poker

I tipi di tilt nel poker

Diversi mental coach specializzati nel poker hanno individuato vari tipi di tilt, oltre a sottolineare come lo stato mentale del giocatore sia fondamentale per la buona riuscita di una partita di poker, alla pari delle strategie e della fortuna con cui ci si trova con delle buone carte in mano.

Il tipo di tilt più frequente è quello che si dice “da bad run”, ovvero quello causato dalla frustrazione data da una serie di mani andate male, che quindi accadono in tempi così brevi che non si ha il tempo di riprendersi, e simile è il tilt “da ingiustizia”, che si ha quando una serie di cose potevano andare diversamente, e innescano un circolo vizioso di pensieri negativi che portano a credere che il poker in sé sia ingiusto.

Si collega a questo anche il tilt che porta i giocatori a cercare di recuperare il denaro perso in maniera sbagliata, ovvero giocando delle sessioni esagerate.

In generale, cercare di recuperare i soldi persi continuando a giocare è deleterio in ogni caso, poiché si finisce per perderne ancora di più, ed essere frustrati perché non si vince, anche quando si crede di meritarlo.

Molti giocatori, poi, vanno in tilt semplicemente perché non accettano le sconfitte o di poter commettere errori, ed entrambe queste cose sono sicuramente molto frustranti, ma sono fondamentali da accettare non solo nel poker, ma in tutti i giochi d’azzardo, in cui gli errori e le sconfitte sono all’ordine del giorno, indipendentemente dalle strategie che si usano.

Come difendersi dal tilt

Come difendersi dal tilt

Ora che abbiamo visto quali sono i diversi tipi di tilt in cui si può incorrere, è necessario anche imparare come fare per evitare che le emozioni prendano il sopravvento, e la prima cosa da fare è sicuramente quella di imparare a riconoscere le situazioni e i segnali che indicano che il tilt è vicino.

Tra questi, possiamo ad esempio trovare il fatto di non seguire la strategia che ci si era imposto di utilizzare durante la partita, sia per noia che per cercare di vendicarsi di un altro giocatore che ci ha sconfitti, oppure il fatto che si cominci a lamentarsi di continuo di essere sfortunati e di non riuscire a vincere nemmeno una mano.

Un altro segnale è quello di cominciare a sentire il peso delle perdite, e di conseguenza l’ansia di perdere i soldi che si hanno ancora sul tavolo.

Quando ci si trova davanti a segnali e situazioni simili, è davvero fondamentale smettere di giocare, per non mettere a repentaglio ulteriormente il proprio bankroll.

Se invece ci si trova a giocare un torneo, in cui non è possibile alzarsi e andarsene, bisognerà semplicemente aspettare che questo stato emotivo passi, anche a costo di perdere qualche livello, che però si potrà recuperare in seguito se si riesce a trovare la lucidità e la concentrazione.

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