Poker: le strategie da evitare agli Small Stakes

poker le strategie da evitare agli small stakes

Il poker è uno dei giochi più amati in assoluto da parte dei giocatori. Esso è nato ormai diversi anni fa, eppure continua a riscuotere successo tra gli amanti del gioco. Tra i content creator più conosciuti su YouTube e tra i giocatori più esperti rispetto agli small takes, troviamo la figura di Nathan ‘Blackrain79’ Williams.

All’interno di uno dei suoi video YouTube, il giocatore professionista spiega quali sono le cinque strategie peggiori che possono essere identificate all’interno dei tavoli online, quanto costano e perché è importante correggerle. La prima strategia da evitare corrisponde, sicuramente, all’inseguire draw pessimi.

Si tratta di una strategia che usano spesso i giocatori alle prime armi e i giocatori amatoriali. In particolare si parla di draw di scala e draw di colore i quali, anche se chiudono, non danno la mano migliore.

Quest’ultimo corrisponde ad un problema piuttosto consistente per due motivi: in primo luogo perché non sarà possibile chiudere il draw molto spesso e si avrà circa un 30 – 35% di equity al flop e, in secondo luogo, perché espone il giocatore alle Reverse Implied Odds.

Se chiudendo il draw il rischio è quello di perdere contro una mano più forte, ci troviamo in una pessima situazione. Sarà importante chiedersi sempre se, chiudendo il punto, si avrà la mano migliore o la decima mano migliore.

Una seconda strategia da evitare corrisponderà, poi, all’Overplay con Top Pair. Si tratta di un errore frequente soprattutto in mani come A-K. E’ necessario capire che, nel caso in cui si giochi un pot importante, una sola coppia non è la miglior mano al river.

Sono tanti i principianti che hanno problemi con mani di questo tipo. In questi casi, è necessario considerare sempre la texture del board.

Ci sarà, infatti, un’enorme differenza tra K – Q – J e K – 5 – 2, la maggior parte delle persone non giocherà mai mani con 5 e 2, dunque la top air in questione potrebbe costituire la mano migliore. Nell’altro caso, invece, ci sono molte doppie coppie e altre mani migliori.

Una terza strategia da evitare corrisponde, poi, al foldare Two Pair. Quest’ultimo corrisponde ad un grande errore, soprattutto se si tratta di two pair basse. Il Two pair a Poker non è il nuts e, per questo motivo, bisogna stare attenti a non giocare pot enormi in situazioni pericolose.

Slowplay con Ser e Monster Hands

slowplay con ser e monster handss

Lo slowpay corrisponde ad una strategia terribile agli stakes bassi, in quanto molti giocatori giocano in maniera passiva. Il punto dello slowplay corrisponde al far sì che qualcun altro punti per te.

Tuttavia, se si tratta di giocatori passivi, tenderanno a farlo e checkeranno indietro e, così facendo, il giocatore vincerà un pot ridotto do un set e si domanderà perché non potrà mai vincere grandi piatti.

Molto spesso gli avversari, durante i low stakes, non hanno voglia di foldare, dunque la migliore strategia sarà quella di puntare e di rilanciare.

Per quanto riguarda le Monster Hands, il consiglio migliore che Williams dà ai giocatori è quello di non foldare mai Monster Hands. Secondo il giocatore, infatti, le Monster Hands sono soltanto una coppia.

Nel momento in cui si gioca un big pot, la mano migliore solitamente è più forte di una Top Pair. La maggior parte dei giocatori amatoriali, o comunque alle prime armi, si innamora di queste mani.

Magari si tratta di card dead ormai da tempo ma essi decidono di non foldare per nessun motivo. Tuttavia mani come A-A e K-K non corrispondono ad una sicurezza in termini di vittoria.

Se, infatti, i giocatori dovessero trovare un raise al turn o al river, a bassi livelli sarà sempre il nuts. Per poter risparmiare tempo e denaro, sarà necessario imparare a foldare questo tipo di mani.

Small takes: cosa sono?

small takes cosa sono

Gli small stakes corrispondono ai livelli più bassi, all’interno dei quali poter fare pratica senza pensare al risultato che ne deriverà. Gli small takes costituiscono il punto di partenza per tutti i giocatori che si avvicinano per la prima volta al poker online.

Si tratta di una vera e propria palestra, all’interno della quale iniziare a muovere i primi passi implementando le strategie studiate e apprese tramite i video di training in ambito poker.

Molti giocatori amatoriali alle prime armi, tuttavia, pur essendo consapevoli della necessità di iniziare dai micro stakes, non hanno ancora capito come muoversi, dunque da quale livello iniziare e come e con quale bankroll approcciarsi agli stake più bassi.

La prima grande lezione, in questo senso, sarà imparare a concentrarsi sul prendere le scelte migliori, indipendentemente dal valore economico immediato di queste ultime. Per quanto riguarda, invece, la gestione del bankroll, il consiglio degli esperti è quello di avere almeno 30 buy-in per poter giocare deep-stack.

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