Poker e Rake: L’importanza dell’acquisire consapevolezza
Il poker, nato inizialmente come un passatempo, un semplice gioco da tavolo, è andato nel tempo a definirsi come un vero e proprio sport, in grado di raccogliere attorno a sé un’enorme quantità di giocatori appassionati.
E’ proprio sulla base di tale sviluppo del gioco del poker che sono andati, via via, costituendosi diversi casino, all’interno dei quali ogni giocatore ha la possibilità di mettersi alla prova. Diventare un bravo giocatore di Poker non è, tuttavia, così semplice.
E’ necessario, infatti, essere pazienti ma, allo stesso tempo, avere un ottimo spirito di osservazione. Fondamentale è, inoltre, la capacità di saper gestire le proprie emozioni.
Dunque, il non farsi prendere dal panico nel momento in cui ci si trova in situazioni più complicate o, comunque, l’evitare di far trasparire i propri stati d’animo tramite le espressioni facciali. Ma andiamo, quindi, ad analizzare gli elementi più tecnici che compongono il gioco del poker partendo, innanzitutto, dalla rake.
Cos’è la rake e perché svolge un ruolo così importante all’interno di un gioco da tavolo come il poker? La rake corrisponde al margine lordo di guadagno delle poker room.
Grazie a tale sistema, introdotto dallo Stato Italiano, i guadagni della poker room, espressi in prelievi da parte dei giocatori, si presentano come già tassati in partenza. Sulla base di tali caratteristiche, è possibile paragonare la Rake all’IRPEF. In maniera simile a quest’ultima, infatti, la rake viene imposta a tutti i giocatori in maniera indifferenziata.
Che si tratti di giocatori professionisti o di giocatori alle prime armi, la rake giocherà sempre il suo peso su ogni sessione di gioco intrapresa. Dunque la rake, in caso di sit and go o mtt corrisponde a quella parte del buy-in del giocatore che non è destinata ad ingrandire il prizepool ma che, semplicemente, viene prelevata, in maniera discreta, durante la fase di registrazione.
Essa corrisponde, solitamente, ad una percentuale compresa tra l’8 e il 10% e va a costituire la fonte di introito delle poker room, da cui si procede a dedurre la quota spettante allo Stato. Nel caso del cash game la questione rake è leggermente diversa, vediamo insieme perché.
I Metodi di prelievo della rake
Sono tre i modi attraverso i quali è possibile procedere al prelievo delle tasse di gioco nella modalità cash, ovvero: Dealt in, Contributed e Winner takes all. Per quanto riguarda la prima modalità, ovvero il Dealt in, tale sistema di applicazione della rake è stato utilizzato fino al 2010 dalla maggior parte delle poker rooms a livello internazionale.
Si tratta di un sistema estremamente lineare basato sulla suddivisione della fee maturata nel corso della diverse mani tra ogni partecipante, indipendentemente dall’esser stato coinvolto attivamente o che abbia foldato preflop senza nemmeno essere sui buio. Attualmente nessuna poker room utilizza questo sistema.
Abbiamo, poi, Contibuted, la quale funziona in maniera opposta alla prima modalità. Tramite tale sistema, la rake maturata nel corso delle singole mani, viene attribuita solo ed esclusivamente ai giocatori che vi abbiano preso parte attivamente lasciando, invece, estranei alla suddivisione gli altri partecipanti al tavolo. Infine troviamo la modalità Winner takes all. Quest’ultimo corrisponde al possibile metodo di raccolta della rake del futuro.
Amato da alcuni giocatori e odiato da altri, l’WTA è un sistema in base al quale la rake viene pagata soltanto dal vincitore della mano. Tra le obiezioni dei giocatori sono molteplici, tra di esse il fatto per il quale, così facendo, se un giocatore è in bad run ma sta comunque cercando di produrre punti per il VIP System, egli si troverà a non progredire nello status e a non vincere ai tavoli.
Chi è d’accordo, invece, sostiene che, in realtà, chi paga la rake è comunque sempre il vincitore, per cui tale distribuzione sarebbe effettivamente più adeguata e trasparente. La maggior parte delle poker room ha scelto il Contributed System per procedere alla spartizione della rake generata in ogni mano cash, escludendo le mani che si sono chiuse senza che sia stato visto il flop.
La maggior parte degli operatori ha, infatti, scelto di suddividere i tavoli sia per stakes che per numero di partecipanti, così da poter calibrare la rake a cui sottoporre i giocatori in maniera più precisa. In modo particolare, durante la ricerca svolta dai nostri esperti, si è proceduto alla sostituzione di un CAP che, soltanto raramente e a livelli di gioco particolari, sfonda la soglia dei 3 euro all’interno di tavoli che includono dalle tre alle dieci persone.
Per gli heads up, invece, sono molti i network ad aver definito un tetto massimo pari ad 1 euro di rake per ogni piatto. In tale disciplina, uno dei principali problemi corrisponde a quello per il quale, giocando ai microstakes, la rake incide in maniera estremamente rilevante sul profitto arrivando, addirittura, a richiedere ai giocatori di tenere un win rate molto positivo per poter ottenere risultati vincenti all’interno delle proprie partite.
Altre notizie
Guida al poker a 5 carte
Il poker è uno dei giochi più apprezzati nel mondo del gioco d’azzardo, tanto che…
I migliori tornei internazionali di poker
Il poker è diventato nel corso degli anni uno dei giochi di carte più popolare…
Tutto quello che c’è da sapere sul buy-in
Quando ci si trova a giocare a poker online o dal vivo, uno dei primi…
Vantaggi e svantaggi dello stile aggressive
Quando ci si addentra nel mondo del poker, sia nei tavoli dal vivo che in…
Come giocare a Seven Card Stud
Come tutti gli appassionati di poker certamente sapranno, ci sono molte varianti di questo gioco,…
Come creare una partita di poker privata online
Negli ultimi anni il poker online ha preso sempre più piede anche nel nostro Paese,…