Le superstizioni più comuni nel poker

Le superstizioni più comuni nel poker

Il gioco del poker molto spesso è visto come un gioco più che d’azzardo in senso stretto, come possono essere la roulette o altri giochi di carte, quanto di abilità, strategia, e capacità di giudizio, caratteristiche che permettono di prendere le decisioni più adeguate in breve tempo.

Tutto questo è indubbiamente vero, ma è quantomeno singolare che invece ci siano molti giocatori di poker che adottano sempre dei comportamenti particolari, quasi delle superstizioni.

Anche i player professionisti spesso cadono in questo tipo di superstizioni particolari, e in questo articolo andremo a vedere quali sono le più diffuse, sia tra gli amatori che fra i professionisti.

Le protezioni per le carte

Le protezioni per le carte hanno uno scopo pratico, ossia quello di impedire al dealer di buttare accidentalmente le carte del giocatore se pensa che questi abbia foldato.

Dunque, molti giocatori decidono di segnalare al dealer che sono ancora in gioco utilizzando una delle chips oppure una moneta, ma ce ne sono anche molti altri che vanno a posizionare sul tavolo delle protezioni molto elaborate.

Infatti, non è raro vedere dei giocatori che posizioneranno sul tavolo dei piccoli portafortuna personali, come ad esempio dei simboli di fortuna noti a livello mondiale, come il ferro di cavallo o il quadrifoglio, ma ci sono stati diversi giocatori professionisti che hanno utilizzato delle protezioni per le carte ancora più particolari, come lo squalo di Humberto Brenes, l’arancia di Johnny Chan o i fossili di Greg Raymer, che proprio per questa peculiarità si è guadagnato il soprannome di Fossilman.

Gli abiti fortunati

Gli abiti e i loro colori sono oggetto di superstizioni in moltissimi ambiti, basti pensare al colore viola, che si dice porti sfortuna nel mondo del teatro e dello spettacolo, e chiaramente anche nel mondo del poker ci sono delle credenze simili.

Infatti, sono molti i giocatori che agli eventi più importanti si presentano sempre con lo stesso abito o con un accessorio particolare, che magari è proprio quello che indossavano quando hanno vinto il loro primo torneo.

Per quanto invece riguarda i colori, ci sono delle vere e proprie credenze culturali riguardanti il messaggio che questi vogliono trasmettere, e non è per nulla raro che i giocatori indossino abiti o accessori del colore che nella loro cultura rappresenta la ricchezza e la fortuna, colore che ad esempio in Estremo Oriente è il rosso.

Una parentesi a parte va però fatta per gli occhiali da sole: si vedono infatti moltissimi player sedere al tavolo con questo accessorio, anche se da un punto di vista pratico non è per nulla necessario.

In realtà, però, è possibile trovarci un’utilità, che alle volte può anche diventare cruciale, ossia quella di nascondere eventuali segnali dello sguardo che possono diventare dei tell agli occhi dei giocatori più esperti, e spesso gli occhiali da sole vengono anche abbinati alle felpe con il cappuccio, che allo stesso modo aiutano i giocatori a sentirsi meno esposti.

L’ordine delle chips

Una delle superstizioni più diffuse ai tavoli da Poker è quella che riguarda l’ordine con cui ogni player decide di disporre le proprie chips sul tavolo: ad esempio, c’è chi le impila per colore, o chi crea pile da 10 fiches ciascuna, e così via.

Chi ha una superstizione di questo tipo, però, deve sapere che i casinò hanno delle regole ben precise sulla disposizione delle chips sul tavolo, e se queste regole non vengono rispettate, al giocatore verrà chiesto di ridisporle in maniera appropriata.

Ad esempio, non è consentito nascondere le chips dal valore più alto dietro a quelle dal valore più basso, oppure mischiarle in un modo che non consenta al dealer e agli altri giocatori di sapere esattamente a quanto ammonta il proprio stack.

Tuttavia, se le superstizioni del singolo giocatore non vanno a trasformarsi in azioni sleali nei confronti del dealer e degli altri partecipanti alla partita o al torneo, ognuno è libero di disporre le proprie fiches come meglio crede.

Queste sono solo alcune delle superstizioni più comuni nel mondo del poker, che spesso vengono utilizzate perché, inconsciamente, quando il giocatore le rispetta si sente più sicuro di sé e delle sue capacità, e quindi in alcuni casi possono anche essere utili dal punto di vista del mindset, a patto che non diventino delle ossessioni.

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